Metodologia Clil e competenze dei docenti

Il volume ha come destinatari i docenti di lingue straniere/seconde, che operano nella scuola e nell’università, interessati ad affrontare tematiche a carattere teorico–applicativo relative alla metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning). Tale metodologia riguarda l’insegnamento integrato di lingua e contenuti disciplinari, che l’Italia, coerentemente con le politiche europee per la promozione della conoscenza delle lingue, utili per l’occupabilità e la comprensione interculturale, ha reso obbligatorio nelle classi quinte delle scuole secondarie di II grado. Ciò ha comportato un radicale ripensamento della didattica tradizionale e l’adozione di modalità di insegnamento innovative, che migliorano la qualità dell’apprendimento, coinvolgendo il mondo dell’istruzione e della formazione in azioni volte a fornire ai docenti le competenze adeguate.

Alcune pagine scelte

Contributi:

  • Cherubini N., “Il CLIL come incentivo all’apprendimento socio emotivo”, pp. 109-146.
  • Coonan C. M., “Il potenziale del CLIL per l’innovazione nella scuola”, pp.63-86. 
  • Diadori P. “La formazione CLIL per i docenti di materie non linguistiche: verso una nuova sinergia fra scuola e università”, pp. 87-108. 
  • Dichirico C., “CLIL e Scienze motorie: opportunità per studenti e docenti”, pp.  233-252.
  • Fragai E., Fratter I., Jafrancesco E., “CLIL e metodologia task–based per studenti universitari di Italiano L2”, pp. 191-232. 
  • Luise M. C., “Italiano per lo studio. Un CLIL dimenticato”, pp. 171-190.
  • Maggini M., “CLIL e Italiano L2”, pp. 43-62.
  • Serragiotto G., “Vale la pena di fare CLIL?”, pp. 147-170. 
Anno: 
2016